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L'Encausto moderno

Che cosa è

Nonostante abbia le sue origini nell'Antica Grecia e sia stato molto in uso tra i Romani, la tecnica dell'encausto è quasi sconosciuta. Per chi è curioso di saperne di più, ecco di cosa si tratta.

Sketches

La tecnica

L'encausto moderno conserva la stessa preparazione artigianale e gli stessi componenti naturali di quello antico.

L’Encausto è una tecnica pittorica le cui origini risalgono al primo secolo d.C., epoca in cui fu molto in uso tra gli antichi Greci e Romani. Nel corso dei secoli venne gradualmente abbandonata a causa della sua complessità. L’ encausto ritornò in auge solo agli inizi del ‘900, suscitando l’interesse di numerosi artisti grazie all'avvento dell'elettricità. La difficoltà principale della pittura ad encausto, infatti, è costituita dalla necessità di avere a disposizione fonti continue di calore irradiato e diretto. Ottenuto originariamente attraverso l’uso di bracieri, oggi è possibile procurarsi il calore necessario tramite  piastre elettriche e torce a gas. L’ encausto praticato dagli artisti contemporanei perciò, si definisce “moderno”. Tuttavia, la modernizzazione della tecnica non ne ha diminuito il carattere artigianale, rimanendo necessario l’utilizzo di materiali e sostanze naturali. I dipinti ad encausto sono opere d’arte particolarmente resistenti e durevoli, basti pensare che sono giunti sino a noi alcuni dipinti del I sec. d.C. eseguiti con la stessa tecnica.

I dipinti ad encausto non necessitano di protezioni, come lastre di vetro o plexiglass. Grazie alla presenza di resina naturale nel legante, la superficie di queste opere diviene sempre più resistente con il trascorrere del tempo, rendendole inattaccabili da insetti, umidità ed agenti atmosferici. L’unica cura di cui necessitano è un’ occasionale lucidatura eseguita passando un panno molto morbido e asciutto sulla superficie del dipinto.

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Il legante si ottiene sciogliendo e mescolando a caldo gli ingredienti naturali che lo compongono, ossia cera d’api vergine e resina Damar. Al legante si aggiungono successivamente i pigmenti in polvere per ottenere i colori con cui dipingere. La base pittorica ideale per la pittura ad encausto è un pannello di legno non trattato e levigato, sostenuto sul retro da una cornice dello stesso materiale. Il legno grezzo deve essere preventivamente impregnato con dodici strati di legante, steso a pennello e fuso con la fiamma diretta. Per dipingere si utilizzano pennellesse di setola naturale, immerse nei colori mantenuti ad una temperatura di 80°-90° gradi centigradi. E’ importante che i colori si fondano con gli strati di legante sottostanti tramite la fiamma della torcia a gas. Quest’ultima non ha solo una funzione fissante ma permette di ottenere molti effetti pittorici, divenendo essenzialmente un “pennello di fuoco”.

Creatività

Un'arte antica per creare opere contemporanee

La riscoperta dell'encausto in epoca contemporanea ha incoraggiato la sperimentazione da parte di molti artisti, producendo una vasta gamma di nuove possibilità creative di questa tecnica.

I quadri ad encausto, grazie al calore di cui hanno bisogno, possono essere trasformati più e più volte. Con la fiamma della torcia è possibile mescolare, sfumare e muovere i colori precedentemente applicati sulla superficie, rendendoli materici o perfettamente lisci. Mentre la superficie pittorica è tiepida, è possibile eseguire graffi, incisioni e asportazioni parziali o totali del dipinto dal pannello pittorico. Sulla superficie fredda, si possono usare inchiostri ad alcol, inchiostro di china e gommalacca. Tra i tanti effetti possibili, il più peculiare è la combustione della gommalacca praticabile solo sulle superfici ad encausto. La gommalacca liquida, applicata con un pennello sulla superficie del dipinto, si ritrae quando viene sottoposta alla fiamma, dando origine a trame, intrecci, linee curve, cerchi e altre figure irregolari ed affascinanti.

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